CURARLA SI PUÒ, E IN MANIERA DEFINITIVA; GRAZIE AL PEELING IN ABBINAMENTO ALLA LUCE PULSATA - SE È IN FASE ATTIVA - O RICORRENDO AL LASER FRAZIONATO PER LE LESIONI CICATRIZIALI DA ACNE PREGRESSA
L’acne è una condizione sostenuta da meccanismi eziopatogenetici multipli e differenti. La sua insorgenza è innanzitutto favorita da un’alterazione ormonale: alcune molecole di testosterone modificate dagli enzimi determinano la stimolazione di alcuni recettori del follicolo pilifero che comporta, a sua volta, un incremento della secrezione sebacea, un aumento della cheratinizzazione del follicolo pilifero e una maggior facilità di contaminazione dal punto di vista batterico. Tali recettori sono espressi in quantità superiore nei soggetti acneici rispetto a soggetti sani (circa 20 volte superiori). L’acne, non a caso, è sostenuta da un batterio che viene definito propionibacterium acnes.
È un problema che colpisce prevalentemente le persone in età adolescenziale a causa della tempesta ormonale; esistono, tuttavia, anche delle varianti che colpiscono in età un po’ più avanzata (dai 40 anni in su, più frequentemente donne): una forma di acne definita tardiva. La razza nera e quella asiatica sono colpite in maniera più frequente. L’acne presenta molteplici stadi e si può presentare nella stessa persona in diverse varianti cliniche e con gradi differenti d’intensità: esiste la variante non infiammatoria (quando abbiamo a che fare con il classico comedone o con la papula) e la variante infiammatoria che contempla anche la presenza di materiale purulento (la classica pustola, i noduli o i cosiddetti favi, aggregazione di materiale infiammatorio).
Presso il centro Doryan Medicina Estetica trattiamo questa patologia dermatologica dalle fasi iniziali a quelle tardive: disponiamo di tutti gli strumenti necessari per trattare l’acne in fase attiva, sia nella forma infiammatoria che non infiammatoria, ma soprattutto disponiamo degli strumenti per trattare gli esiti cicatriziali. Una condizione comune, purtroppo, poichè questa patologia, se non trattata correttamente, può portare a conseguenze importanti anche per l’impatto estetico molto significativo, nonché sociale e lavorativo. L’approccio ad una patologia dermatologica così complessa è sicuramente multidisciplinare: si utilizzano sia antibiotici sistemici che creme topiche. Per la cura dell’acne in fase attiva il trattamento d’elezione, mininvasivo, non doloroso e ripetibile, è l’associazione di due diverse tecniche: l’utilizzo di peeling a base di acido salicilico, che vanno a sterilizzare il follicolo e a separare i corneociti tra di loro attraverso un’esfoliazione della cute, in abbinamento alla luce pulsata di ultima generazione (Lumenis M22) con il filtro acne che consente di andare ad agire su tutti i meccanismi eziopatogenetici di questa malattia. Ma non solo: l’utilizzo della luce pulsata riduce la vascolarizzazione, sterilizza il follicolo e contiene la sua cheratinizzazione. I risultati di questi due trattamenti combinati sono molto gradevoli e di grande soddisfazione per i pazienti così come l’efficacia in termini di durata. In alcuni casi, addirittura, ci sono situazioni cliniche patologiche che raggiungono una completa remissione.
Per chi, invece, presenta cicatrici post-acneiche (rolling scars, ice-picks o box) o retrazioni cicatriziali da acne pregressa, il gold standard è l’utilizzo del laser frazionato. Oggi, a dispetto di un tempo, vengono utilizzati principalmente due strumenti: il laser CO2 frazionato e il laser non ablativo Erbium ResurFX. Nel primo caso si riesce ad andare in profondità per stimolare il collagene e far emergere il centro della cicatrice (depresso) e, nel contempo, tramite una modalità chiamata superficial, si agisce lateralmente, sul bordo della cicatrice, per limarlo il più possibile. Ciò produce un livellamento che garantisce una levigatura della cute con conseguente riduzione dell’effetto chiaro/scuro - luce/ombra, tipico delle cicatrici. Nel secondo caso, invece, più adatto a coloro che non desiderano sottoporsi ad un trattamento con laser ablativo come quello descritto in precedenza, è possibile trattare le cicatrici più superficiali con il laser, sempre frazionato, chiamato Erbium ResurFX.
L’obiettivo di questo trattamento è coagulare le proteine e stimolare il collagene in una maniera indiretta, sempre in profondità, al centro della cicatrice, andando a limare i suoi bordi. I risultati di queste due tecniche, che in alcuni pazienti si possono anche combinare, garantiscono risultati efficaci e duraturi.Una raccomandazione importante per chi desidera liberarsi dall’acne ricorrendo, a seconda dei casi, al peeling, alla luce pulsata o ai laser frazionati è di non farlo nel periodo estivo in quanto questi trattamenti favoriscono una maggior fotosensibilità e quindi un rischio maggiore non tanto di peggioramento del quadro clinico, ma di comparsa di macchie cutanee. Si consiglia, dunque, di sottoporsi a questi trattamenti fino a metà maggio e di riprenderli eventualmente da metà settembre/inizio ottobre.