A cura del Direttore Sanitario Doryan Medicina Estetica
Dr. Gianluca Doria
IN MEDICINA ESTETICA I FILLER SONO TRATTAMENTI INIETTIVI CHE HANNO LO SCOPO DI RIEMPIRE UNA DEPRESSIONE, DAR SOSTEGNO, AUMENTARE I VOLUMI E CORREGGERE LE ASSIMETRIE
Il filler altro non è che acido ialuronico (in alcuni casi anche coadiuvato da componenti biocampatibili come la calcio idrossiapatite), un materiale completamente compatibile e riassorbile che viene cross-linkato, ovvero le cui molecole vengono legate tramite una sostanza denominata BDDE (o PEG); questo permette all’acido ialuronico non solo di svolgere un’azione idrante sulla cute richiamando acqua ma anche di agire come un gel che permane all’interno dei vari compartimenti anatomici in cui viene iniettato andando a ripristinare volumi o a correggere asimmetrie.
Il filler si può iniettare sia a livello intradermico superficiale per andare a correggere le rughe più sottili, sia nel derma profondo o addirittura nel tessuto sottocutaneo, per dare sostegno e correggere i volumi di un viso in cui iniziano a comparire i segni dell’età e del cedimento tessutale fisiologico. Per gli zigomi e altre aree anatomiche profonde è possibile iniettare il filler direttamente a contatto con l’osso facendo impianti molto più volumizzanti.
I filler, però, non sono tutti uguali: si differenziano sia per la loro diffusibilità (che è indicata da un coefficiente “tan delta”), sia per il grado di cross-linking e la dimensione della molecola utilizzata. Esistono filler più fini utilizzati per definire meglio il contorno labbra, il cosiddetto “ codice a barre” e per effettuare correzioni minime di aree caratterizzate da cute più sottile; filler indicati per ripristinare il volume dell’area geniena e malare o compresa attorno all’angolo mandibolare ed, infine, filler più volumizzanti innestati più in profondità in particolare per l’area zigomatica, per le tempie, per il mento o per andare a modificare tutto il profilo mandibolare.
L’inieizione di acido ialuronico è una soluzione che si può adottare a prescindere dall’età (purché maggiorenni o con il consenso dei tutori) in qualunque momento dell’anno purché non ci si esponga al sole in maniera intensa nelle due settimane successive al trattamento. Quando si parla di filler è opportuno parlare anche di rinoplastica medica, una correzione della asimmetria della piramide nasale o del “ gibbo” non con un atto chirurgico ma semplicemente mediante iniezione locale di acido ialuronico nella regione glabellare, nella regione della radice del naso e anche nella columella, la punta del naso, per far sì di sollevarla e modificarne la forma correggendo gli inestetismi tanto indesiderati. Per chi desiderasse ricorrere a uno qualunque di questi trattamenti è consigliabile sottoporsi ad una visita con relativa anamnesi per accertare eventuali controindicazioni. L’iniezione di acido ialuronico, infatti, è sconsigliata sia nel caso in cui si soffrisse di patologie autoimmuni perché questo trattamento potrebbe riattivare una patologia latente, sia quando si è affetti da allergie particolari perché ormai la maggior parte dei filler contengono modeste quantità di anestetico (lidocaina) per rendere più confortevole l’iniezione.
La durata dei risultati conseguiti è estremamente variabile a seconda del filler utilizzato e in relazione all’area anatomica trattata: per le labbra, per esempio, la durata varia dai 4 ai 6 mesi al primo trattamento, ma raggiunge già i 6-8 mesi in caso di seconda seduta invettiva. Si sconsigliano i trattamenti con materiale iniettivo non riassorbibile e permanente a causa degli ormai documentati numerosi possibili effetti collaterali. Il consiglio, quindi, può essere quello di ripetere più volte questo tipo di trattamento, anche due volte l’anno, così da ottenere poi la possibilità di mantenere il risultato conseguito ricorrendo a sedute sempre più distanziate tra loro. Un traguardo per certi versi quasi permanente in alcune aree anatomiche.